Qual è lo scopo della mia vita?

Ci ho messo del tempo per trovarlo e a tratti è stato logorante, mi ha ha fatto stare male.

«Per i giapponesi è l’intersezione di alcuni aspetti astratti e altri concreti: ad esempio è ciò che sai fare bene, ma è anche ciò che ami fare visceralmente; è ciò che puoi fare per guadagnarti da vivere, ma è anche ciò che puoi condividere con gli altri, per aiutarli. In realtà non ci sono regole rigide: l’Ikigai è il senso che ognuno di noi dà alla vita. E non dev’essere una sola cosa, può essere un insieme di motivi. Per i centenari di Okinawa è la comunità, l’orto da curare, l’attività fisica, le proprie piccole o grandi passioni. Ma ognuno ha il proprio.»

Mi permetto di darti un consiglio:

leggi le 8 domande e  prova a dare onestamente le tue risposte.

Sono domande che in momenti diversi della mia vita mi sono posto e mi hanno aiutato a trovare le coordinate della mia felicità, nelle ultime settimane le ho anche utilizzate per ipost sui social.

Perchè per me è importante lavorare sul perché facciamo quello che facciamo?

Conoscere il proprio scopo da un senso a tutto quello che facciamo per raggiungere i nostri obiettivi.

Il 4 Gennaio circa 50 persone hanno partecipato al 1° MSP TO ADVANCE “Libera il tuo tempo, costruisci il tuo futuro”.

Un corso che ho avuto il piacere di affidare al nostro Ambassador Sara Cipriani, autrice del libro “Una vita sola” e ideatrice del metodo IMPRENDITEMPO.

Bastano 3 ore per prendere consapevolezza che, o navighiamo senza bussola, o se utilizziamo la bussola spesso ci porta a destinazioni che non ci interessano.

La bussola della nostra vita, lo strumento che ci dovrebbe guidare a una vita spettacolare, è uno strumento molto semplice, può essere cartaceo, o digitale o addirittura entrambi.

Si chiama agenda, e ti guida a risultati straordinari, con un se….:

  • se la sai usare al meglio!                                                   Perchè come dice il titolo del mio libro, “Diventa Veloce Il pilota sei Tu”!
  • Se crei un abitudine nell’usarla per la tua pianificazione
  • Se non vai in crisi nell’imparare a pianificare!                  Passare dall’usarla per ricordarti gli appuntamenti di lavoro a disegnare cosa farai nei successivi 12 mesi, spesso spaventa le persone perché :                                                 1.mi accorgo che tutta la mia vita è incentrata sul lavoro         2.ho dei progetti bellissimi e dei sogni che inseguo ma sono solo                                                                                         3.ho paura di non avere il tempo per fare tutto                                   4. Nella mia agenda ho spazio solo per me e per i miei progetti                                                                                      5.aiuto! Non ho sogni da realizzare, progetti da inseguire, non ci ho mai pensato!!

Ricorda, il Pilota sei Tu!

Trova il tuo scopo, trovi il senso del fare le cose e scegli i compagni di viaggio!

I compagni di viaggio sono quelle persone che a volte arrivano nella tua vita quasi per caso, non hanno superpoteri, al contrario 1000 difetti, ma se individui la loro unicità, il perchè entrano nella tua vita, e trovi con loro il giusto allineamento, ne succederanno delle belle!

Avrai più fiducia, più forza, più tempo e non ti sentirai mai più solo/a

Vale la pena di  lavorare per trovare il tuo scopo, logorandoti, passando attraverso la sofferenza, per avere una “vita spettacolare”?

Se la risposta è si, prosegui la lettura, con le 8 domande per lavorare sul tuo scopo!!

1. Cosa ami fare?

Credo che la primissima domanda che dovremmo porci se vogliamo capire qual è lo scopo della nostra vita vita debba riguardare in qualche modo ciò che amiamo

L’amore è alla base di tutto, l’amore è la felicità.

Cosa ci piace fare? 

Cosa ci fa sorridere? 

Quali attività svolgiamo senza provare alcun fastidio, noia o sofferenza? 

Nel mio caso, supportare le persone nella loro crescita professionale e personale, stimolando la collaborazione e la condizione di idee, risorse e competenze, mi da una soddisfazione, una gioia, una motivazione senza eguali.                               L’ho scoperto quando è iniziato il mio viaggio nel mondo della formazione, nel settembre 2008. Con quella esperienza puntavo ad essere un imprenditore migliore più preparato, più determinato, invece ho scoperto che la formazione mi aiutava a diventare la migliore versione possibile di Davide, un uomo che sentiva il bisogno di sentirsi utile agli altri.                                                             Quel viaggio non è ancora finito, nel  2016 mi ha fatto “incontrare BNI” un incontro che mi ha permesso di trasformare la passione di aiutare le persone in una attività professionale

Pensa a ciò che ami fare, compila una lista delle attività che ti piacciono e studiatela per un po’ in silenzio e in solitudine.        È probabile che su quella lista ci sia come dicono i giapponesi il tuo Ikigai, lo scopo della tua vita.

2. Se potessi scegliere, che lavoro vorresti fare?

Questa è una domanda chiave, perché il lavoro, che ci piaccia o no, occuperà gran parte della nostra vita.                          

Il lavoro è ciò che facciamo per diverse ore al giorno per diversi decenni della nostra vita.                                                             Ancora oggi come società diamo pochissimo supporto ai giovani nella scelta del lavoro (scelta, non ricerca del primo impiego che capita!) quando in realtà sarebbe fondamentale insegnargli che trovare il lavoro giusto significa avvicinarsi moltissimo alla propria felicità.

Se potessi scegliere, che lavoro vorresti fare?                         

È davvero importante la risposta.                                        

Potresti desiderare un lavoro molto ben pagato oppure un lavoro che ti dia molto tempo libero!                                         

Un lavoro sicuro o un lavoro adrenalinico!                                  

Un lavoro che ti lasci spazio e tempo per le tue passioni oppure un lavoro che sia la tua passione!

Il Davide bambino ha sognato di diventare avvocato.               

Un avvocato che difendeva i deboli dalle ingiustizie dei prepotenti. Il Davide ragazzo mentre lavorava come manovale e muratore sognava di essere a capo di una grande azienda.Il Davide uomo l’ha costruita la grande azienda, oltre le sue forze e mentre la costruiva sognava “un’azienda famiglia” dove tutti erano sereni con un grande senso di appartenenza.            

Davide per fare quello che ama qualche schiaffo dalla vita lo ha preso, ma ha sempre fatto quello che ha fatto perché amava sentirsi utile. In questi anni ho compreso che il mio talento, le mie competenze non mi relegano in un settore, che sia l’edilizia o la vendita, ma mi danno la libertà di lavorare in qualsiasi settore, l’importante che possa contribuire con i miei sforzi a migliorare la qualità della vita delle persone che mi circondano

“Trova un lavoro che ami e non dovrai lavorare mai più.”

3. Quali sono i ricordi più felici che hai?

Fermiamoci e dedichiamo un minuto a ripensare ai momenti migliori della nostra vita.                                                      Tiriamo fuori i ricordi e tuffiamoci nel passato per rivivere quei frammenti di felicità.                                                       Guardando quel breve filmato mentale ci renderemo conto che lo scopo della nostra vita si trova proprio lì, in mezzo a quei ricordi.                                                                           D’altronde, pensate a quanto sarebbe bello vivere solo momenti come quelli che reputiamo i più felici della nostra esistenza… non vorrebbe forse dire che abbiamo trovato il nostro scopo nella vita?

Se Davide dovesse scrivere tutte le volte che si è sentito felice, forse passerebbe un mese a pensarci e a scriverlo! Se penso a tutto quello che ho fatto per avere una famiglia una casa, per non far mancare nulla ai miei cari provo grande soddisfazione. Se penso quanti posti di lavoro o creato che hanno davo vita o sostenuto famiglie provo orgoglio. Se penso a quante persone sono stato vicino, nel superare una crisi, nel raggiungere un successo, mi sento felice.

Alla fine, secondo me, quello scopo riguarda sempre essere felici e diffondere felicità.

4. Quando ti sei sentito a casa?

Cresciamo convinti che “casa” sia il luogo in cui siamo nati ma il concetto di “casa” va oltre a ciò che si trova scritto sulla nostra carta d’identità.                                                                     Ho sempre avuto un rapporto difficile con la città in cui sono nato e dove ho vissuto i primi 14 anni di matrimonio. Rispondevo spesso a chi mi chiedeva dove vivevo, “dormo a Savignano”, perchè il mio lavoro ogni giorno mi portava lontano da casa anche per centinaia di km, facendomi fare la scoperta più bella: sentirmi a casa nei luoghi più disparati e inimmaginabili.                                                                      

Oggi con orgoglio posso dire di sentirmi “Umbro”, non perchè è un posto dove lavoro, ma perchè è il luogo dove sto conoscendo persone fantastiche, che mi fanno sentire a casa.                                                                                     

La stessa sensazione provata per qualche giorno a novembre a  Bali, un luogo che fino a qualche anno fa non avevo mai nemmeno considerato come destinazione per un viaggio, poi per coincidenza, scegli quella meta in concomitanza con la Conferenza globale BNI a Singapore.   

Per coincidenza a Bali conosci Suckantra, una guida turistica che con ti fa sentire a casa. 

Sentirsi a casa non è solo una questione di luoghi.             

“Casa” è un mix di sensazioni che ricevi quando sei in un certo posto, ma soprattutto quando sei con certe persone

Pensateci un attimo: quand’è che vi siete sentiti davvero a casa?                                                                                        Chi o cosa vi ha dato quella sensazione?                                       

Lo scopo della vostra vita lo trovate rispondendo a queste due domande, perché potete avere tanti obiettivi in questo  vostro percorso esistenziale ma certamente vogliamo riuscire a sentirci a casa.

5. Pensa alle persone che stimi: perché le ammiri?

In questa società iper-competitiva siamo spinti sempre di più verso l’isolamento e la solitudine, una situazione che ci porta a diventare schiavi del nostro ego.                                Viaggiare è la cura a questo male, perché ci insegna prima di tutto l’importanza dell’umiltà e poi ci fa capire che le persone sono un valore e non un ostacolo.                                         Di più: le persone sono una fonte di ispirazione che ci può aiutare a trovare le coordinate della nostra felicità.             

Pensate alle persone che stimate: per quale motivo le guardate con ammirazione?                                              Quali sono le caratteristiche che apprezzi?                          

Perché vorreste assomigliare a loro (pur restando sempre voi stessi)?                                                                             Rispondete a queste domande e troverete facilmente lo scopo della vostra vita.                                                          Non vi vergognate di prendere spunto da coloro che stimate, o addirittura di chiedere loro consigli di vita e professionali: le persone sono una risorsa straordinaria.                           Mettete da parte l’ego e analizzate con umiltà gli esempi di successo che avete intorno.                                                     Sarà molto più facile capire qual è la direzione giusta da dare alla vostra vita. 

Ammiro le persone “libere”, che inseguono la realizzazione dei propri sogni senza rinunciare a vivere “la propria vita”, che mettono la centro della stessa le loro passioni, che non mollano mai. Ammiro le persone che si alimentano di sogni altrui, mi piace chiamarli i “ladri di sogni”.                                            

Ammiro le persone che vivono dentro le loro passioni.    

Ammiro le persone che ancora sono all’inseguimento di un sogno e pensano di non sapere sognare.                                 

Vuoi conoscere i loro nomi?                                                

Chiedimi un 121!                                                                      

Amo raccontare le storie di chi ammiro!

6. Cosa sai fare bene?

Ci sono persone dotate di un talento naturale.                           

C’è poco da fare, certe cose le sanno fare proprio bene.               

Io sono contro ogni tipo di etichetta, quindi non ti dirò mai che se avete un talento dovete concretizzarlo anche se questo vi farà odiare la vita.                                                                             Ma voglio che ci pensiate un attimo e se trovate qualcosa che siete davvero bravi a fare, dovreste considerare l’idea di dedicarvi anima e corpo.                                                       Perché se trovate qualcosa che vi viene facile e naturale, avrete una vita poco faticosa e avrete quasi sicuramente molto tempo libero per voi stessi.                                                                     La formula è questa: se non vi rende infelice e se lo sapete fare bene, allora potrebbe essere lo scopo della vostra vita.

Che cosa so fare bene?                                                               

Su Linkedin mi definisco un Business Accelerator.         

Qualcuno ha scritto in una poesia che sono “una spinta”.                       

Qualche spiritoso direbbe “bastonare” con affetto.           

Qui lo scrivo con un verbo: INNESCARE                                                           

termine antico inescare, verbo transitivo [io innésco, tu innéschi etc.]                                                                                         mettere l’esca all’amo  applicare l’innesco a una carica esplosiva                                       innescarsi verbo riflessivo iniziarsi, prendere l’avvio con il concorso di condizioni favorevoli (detto di un fenomeno, di un processo e simile).(figurato) dare inizio, con un’azione specifica, a un processo più generale: innescare una reazione a catena

Avete mai provato l’innesco più potente che esiste?              

Dare fiducia a una persona nel momento che ne ha più bisogno innesca una reazione incredibile. So fare emergere il talento, il sogno dal profondo di una persona, so “dare fiducia”.

7. Se nessuno ti giudicasse, cosa faresti della tua vita?

Una domanda a cui pochi rispondono onestamente. Immaginate di esservi trasferiti dall’altra parte del mondo.  Siete soli e nessuno vi conosce.                                           

Non sanno nemmeno come vi chiamate.                                        

Come riprogrammeresti la vostra vita?                     

Cerchereste lavoro nello stesso ambito in cui lavorate ora? Avreste gli stessi hobby?                                            Organizzereste le vostre giornate nello stesso modo?                 

Se alla domanda iniziale rispondete immaginando una vita completamente diversa da quella che avete ora, allora c’è un problema.                                                                              Lo scopo della vostra esistenza non si trova in quello che fate ora ma in quello che vorreste fare se nessuno ti giudicasse. Se è così, ponetevi un’altra domanda: volete vivere da “giusti”, ovvero da coloro che avete sempre mantenuto le aspettative degli altri, oppure volete vivere semplicemente “felice“?

Molti mi hanno chiesto della mia scelta dopo il fallimento nel 2013 dove ho trovato la forza mentale di non fermarmi nemmeno 1 giorno a riflettere sul mio futuro. Mi chiedevano dove ho trovato la forza di andare avanti. La risposta facile poteva essere, disperazione, non avere scelta, pensare di saper fare solo una cosa, e in realtà era quello che rispondevo. Oggi ho una consapevolezza, tornassi indietro farei 1 milione di volte la stessa scelta, semplicemente perchè andare in quella direzione mi consentiva di essere d’aiuto, di dare sicurezza a decine di persone e famiglie. Per me la risposta è semplice farei della mia vita quello che ho fatto fino ad oggi.                                                                                   Posso crescere, migliorarmi, sentirmi utile, essere felice e viaggiare!

8. Quali sono i cambiamenti che vorresti vedere nel mondo?

La felicità non è una strada a senso unico.                                    

La felicità è uno scambio: non puoi ottenerla se non impari a donarne un po’.                                                                         Dal mio punto di vista questo discorso si applica molto bene anche alla ricerca del proprio scopo nella vita: non ragionare in modo unilaterale, pensando solo alla tua realizzazione personale. Ho sempre amato questa frase: “La felicità non è un punto di arrivo, una fermata, ma un modo di viaggiare.”

Ragionate in modo più ampio e universale: volete dare un senso al vostro percorso su questa Terra?                              

Allora provate a pensare a cosa potreste fare di concreto per lasciarla in uno stato migliore rispetto a quello in cui l’avete trovata. 

C’è chi trova il proprio scopo nell’aiutare gli altri, chi vuole salvare il Pianeta dall’inquinamento, chi vive per ridurre gli sprechi, chi per salvare persone che si sono perse, chi per condividere positività e portare qualche sorriso in più in giro… Lo scopo della vita vita si trova anche e soprattutto in ciò che potete dare, non solo in ciò che potete ricevere.

Quali sono i cambiamenti che volete vedere nel mondo? Rispondete e ricordate ciò che diceva Gandhi: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo“!

Vorrei mondo migliore dove la rivoluzione non è violenza, ma trasformazione, dove velocità non è pericolo o incertezza, ma capacità di  “scaricare a terra i sogni”, dove il Giver Gains non è più una filosofia per pochi, ma una consapevolezza universale!

Siamo giunti al termine, avete conosciuto le 8 domande, qualcuno avrà qualche certezza in più, qualcuno un po ti timore, qualcun’altra sarà fermo al punto di partenza.       

Ovunque vi troviate, vi ricordo il titolo del mio libro: Diventa Veloce Il Pilota Sei Tu!                                           

Dipende solo da Noi!                                                                      

Ricordate: Il perchè fate quello che fate vi guida!

Ora prima di prendere in mano la pianificazione della vostra vita leggete questa storia, una piccola dedica a chi legge:

I VALORI DELLA VITA CHE CONTANO

  • Un professore di filosofia inizia la lezione posando sulla cattedra un vaso di vetro vuoto e altri oggetti: riempie il vaso con dei grossi sassi, poi chiede agli studenti:                                               Secondo voi, il vaso è pieno?…e loro rispondono di sì.         Allora apre una scatola piena di sassolini e li versa nel vaso, agitandolo.                                                                                       I sassolini rotolano negli spazi liberi, fra i sassi precedenti.             Il prof chiede ancora agli studenti se ora il vaso sia pieno ed ancora loro rispondono di sì.                                                           A questo punto, il prof prende una ciotola di sabbia e la versa nel vaso.                                                                                       La sabbia riempie ogni interstizio fra i vari sassi.                          Ora, dice il prof, vi invito ad immaginare che questo vaso sia come la vostra vita:                                                                     
  • I sassi più grossi rappresentano i valori veramente importanti nella vita: la famiglia, l’amicizia, le relazioni, la libertà, il lavoro, ecc. Anche se ogni altra cosa vi dovesse mancare, con essi la vostra vita sarebbe in ogni caso piena.
  • I sassolini rappresentano cose minori, ma che pure contano: la casa, l’automobile e simili…
  • La sabbia infine rappresenta le piccole cose: il vestito, il cellulare, il ristorante e così via. 

Se voi dapprima riempite il vaso con la sabbia, poi non ci sarà più posto per sassi e sassolini.                                                    Lo stesso vale per la vita: se voi impegnerete tutto il vostro tempo e le vostre energie per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose veramente importanti.                             Stabilite dunque per tempo le vostre priorità: il resto è solo sabbia!

Udito ciò, uno studente si accosta alla cattedra e versa nel vaso già “pieno” un bel bicchiere di vino: questo si infila in tutti gli spazi possibili, senza modificare in alcun modo il livello di riempimento del vaso.

MORALE DELLA STORIA

Non importa quanto piena è la vostra vita: ci sarà sempre posto per un buon bicchiere di vino!

A parte il vino ricordate che serve un buon equilibrio tra i sassi grandi, cercate di non rinunciare a nulla. Non sacrificate l’amore per il lavoro, la famiglia per la libertà ect.. 

Buona pianificazione! Buona Vita!!

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