ESSERE UNA SQUADRA 3 P

(Passion-Person-Process)

Non è la prima volta che parlo del   cos’è una vera squadra, ovvero un capitolo di successo e faccio  premessa:  non esiste la “chiave magica” per aprire la porta che conduce al successo un capitolo, e non possiedo nessun “segreto miracoloso”.  

Sono solo un “osservatore delle cose”, uno che ha preso centomila appunti mentali, uno che ha cercato di applicare molte di queste lezioni, uno che ha fatto diversi anni di esperienza come Director Bni e membro . Ho visto  grandi Director operare.  

Soprattutto, ho visto tanti grandi “campioni” (membri BNI) e  grandi squadre lavorare (capitoli).  

Qualche idea su come si può fare la differenza, di che cos’è la “squadra capitolo”, me la sono fatta e la condivido in questo articolo con la metafora sulla squadra di calcio. 

SQUADRA/CAPITOLO. 

Ecco la parola che dice tutto.   

Mi fa impressione quando sento parlare del gruppo  nei capitoli BNI.  

Come se andare a cena e essere amici fosse in se il segreto del successo, per un capitolo che fa la differenza. 

Se fosse così semplice,  basterebbe invitare tutti a cena ogni sera e in vacanza ogni estate. Invece, non funziona così. 

È il capitolo che conta. È quello che fa il capitolo in azione ogni giorno.  

È proprio lì che si vede il senso di squadra. E anche se i membri tra di loro non si stanno tutti simpatici, possono giocare come squadra. 

SACRIFICIO. 

Parlo di lavorare al limite dello sforzo. Quando una squadra ha lavorato duramente in allenamento, ha fatto ciò che viene chiamato sacrificio. Quelli che vogliono allenamenti blandi, senza impegnarsi non possono mai vincere. Pensate alla nazionale italiana, a campioni come Chiellini, Bonucci, Verratti, Chiesa, e a quanto hanno lavorato insieme per prepararsi agli Europei 2021. 

E’proprio lì, nel sacrificarsi insieme che si vista la squadra. 

Quando un gruppo soffre insieme, scende insieme in campo. Non vuole perdere, anche per il compagno. 

GENEROSITÀ. 

Parlo dell’opposto dell’egoismo. Vuol dire essere disposti a rinunciare al proprio tiro per fare un passaggio a chi è piazzato meglio. Forse arriverà un assist, forse no, questo non deve importare. Bisogna aver voglia di aiutare il compagno ovvero aiutare la squadra.  

Quel compagno riconoscerà il gesto e vorrà restituire il favore. Anche questo aiuta a fare squadra! Non è interessante come dare qualcosa porti ad avere qualcosa? E quando la gente è disposta a dare così, la squadra diventa imbattibile. O almeno molto difficile da battere. 

CORALITÀ. 

Una difesa è proprio come una catena: non più forte dell’anello più debole. Una grande difesa è un balletto, una grande coreografia degna della Scala di Milano. Idem in attacco.  

Preferisco sempre vedere ogni attaccante toccare la palla almeno una volta in ogni azione. Coinvolgete tutti. Se lo fate, qualcuno sarà libero per tirare bene. Non so chi sarà libero ma sarà uno. Perchè avete giocato come una squadra e non uno contro undici”. 

Nel capitolo BNI devono “toccare la palla” tutti. 

EQUILIBRIO. 

Una vera squadra non è mai (o raramente) sbilanciata. Vuol dire che ognuno porta il suo mattone. Vuol dire che i difensori marcano, vuol dire che i centrocampisti corrono, che gli attaccanti si smarcano, vuol dire che tutti giocano, anche quelli in panchina con il loro tifo. Vuol dire che una squadra gioca in difesa come in attacco: a tutto campo come a metà campo. Sto descrivendo una squadra completa, che non mostra nessun punto debole all’avversario, che sa giocare a 360°, come ogni grande squadra, un capitolo dove ognuno nel suo ruolo fa la differenza. 

CERVELLO. 

Qui si parla della mentalità vincente. Una vera squadra gioca anche con il cervello, spesso più difficile che giocare con le gambe, i polmoni e i piedi.  

La fatica mentale stanca di più  dell’impegno fisico, e in BNI lo vediamo tutti giorni, quando ci creiamo degli alibi di fronte alle difficoltà.  

Tanti imprenditori e professionisti ancora usano con difficoltà la tecnologia, il digitale, e questo li rallenta, mentalmente aumenta a loro fatica. 

Paragono il loro sforzo mentale con il dolore. E come sappiamo, un grande dolore ci lascia indeboliti, come se avessimo fatto una maratona. La grande squadra, il grande e vero capitolo BNI, deve abituarsi all’impegno mentale. Chi riesce a usare la testa vince, chi non ci riesce perde. Chi usa il cervello sa che è la squadra che vince, non il talento. Quindi, sa che giocare in 11 è meno faticoso che giocare da solo. 

Per questo un capitolo numeroso è più forte, collaborare in 50 è meno faticoso che collaborare in 20. 

VALORI. 

Cioè, sapere cosa fare e cosa evitare. Quando si vede passaggio sbagliato o un tiro sbagliato, si sa che è perchè un giocatore non ha valutato bene le cose. Quindi, il campione, come la vera squadra, deve sapere ciò che è importante e ciò che non lo è.  

Non può intestardirsi.  

Certo, questo è anche cervello. Ma è soprattutto senso dei valori.   Mettendo queste cose insieme, abbiamo ciò che io definisco squadra/capitolo.  

Negli ultimi anni da imprenditore ho lavorato per avere questo. Non è facile. È un lavoro quotidiano da parte della region, dal team Director e Ambassador, dagli stessi membri, da tutti quanti.  

È imparare una lezione di squadra ogni giorno con Passione, insieme alle Persone grazie anche alla consapevolezza che il Processo funziona se “ci passiamo la palla”!